14 Marzo 2012
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52o Festival Cartagena De Indias |
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Curioso è anche Heleno del brasiliano José Henrique Fonseca, altro film in concorso al Festival. Curioso perché a differenza delle altre produzioni questa fa il verso al cinema commerciale. Girato in bianco e nero sullo sfondo di Rio de Janeiro tra gli anni ’40 e ’50, con uno smalto che rimanda al pluripremiato The Artist, il film narra la breve e folgorante carriera di un campione di calcio. Heleno de Freitas (1920-1959) è stato un grande idolo brasiliano, prima dell’affermazione di Pelé, Garrincha e Zico. Stella del Botafogo, Heleno era famoso non solo come sportivo, ma per la sua bellezza e per la vita disordinata. Gran fumatore era assediato dalle più belle ragazze della buona società, ma le donne e il successo lo portarono alla tomba. Il regista, al suo secondo film dopo L’uomo dell’anno, descrive un personaggio istintivo, con un livello culturale minimo, in balia del successo. Sembrava avere il mondo nelle sue mani e agiva d’impulso. Si ammalò di sifilide, ma non volle curarsi. Aveva la sensazione che i medici dessero troppa importanza a una malattia che lui credeva di poter tenere a bada. Fu ceduto al Boca Junior e, l’anno seguente, di ritorno dall’Argentina, nessuno lo volle più, neanche a parametro zero. Lasciava una figlia e una compagna che non aveva voluto sposare, qui interpretata dall’attrice colombiana Angie Cepeda. Il film dura 107 minuti e racconta la vita di questo campione mediante andirivieni nel tempo che non seguono un ordine cronologico. E’ come prendere figurine da un sacco, e cogliere l’eroe in un alternarsi di buone e cattive situazioni di momenti di successo e di estrema desolazione.
Volti di donne. Bambine, ragazze, madri sono alcune protagoniste di molti film in concorso al Festival. Dalla vendetta di una madre umiliata nella selva colombiana (Chocó di Jhonny Hendrix Hinestroza) all’adolescente disturbata di Un mundo secreto (Un mondo segreto), dalle anziane che vivono di ricordi nel brasiliano Historias que soexistem quando lembradas (Storie che esistono solo quando sono ricordate) al peruviano Las malas intenciones (Le cattive intenzioni) con una bambina che vive in un mondo di sogni, opera prima di Rosario García Montero. Già applaudito a Berlino, il film si svolge a Lima tra il 1982 e il 1983. Cayetana, otto anni, s’isola in un mondo di fantasie, popolato da eroi della storia del Perù e da personaggi virtuali. Il fatto che la madre separata stia per darle un fratello col suo nuovo compagno, la spinge a chiudersi in un ostinato mutismo. Lei reagisce in maniera aggressiva, a volte isolandosi, altre confidandosi con una coetánea che soffre di una malattia terminale. Imperniato sui silenzi che la bambina oppone al caos che invade la casa e su atteggiamenti, singolari e a volte pericolosi, il film traccia il profilo di un’infanzia difficile e solitaria.
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