Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe (Hansel & Gretel: Witch Hunters) è la tredicesima trasposizione cinematografica della famosa fiaba scritta nel 1850 dai fratelli Grimm. In mano al norvegese Tommy Wirkola, conosciuto da alcuni per avere diretto l’horror zombi nazista Dead Snow (2005), questo classico della letteratura infantile è solo una fonte d’ispirazione. Troviamo i due fratelli cresciuti e richiestissimi cacciatori di streghe. Grazie alla commistione tra action movie con scene di combattimento che s’ispirano a La tigre e, il dragone (Wo hu cang long, 2000) di Ang Lee e La foresta dei pugnali volanti (Shi mian mai fu, 2004) di Zhang Yimou, scene gotiche in chiave pulp, love story, horror, il film è gradevole e, a tratti, imprevedibile e divertente.
Gli effetti speciali sono la base di molte magie visive, anche se il 3D offre un sovraccarico d’impulsi visivi che, alla lunga, stancano. Nel paese in cui sono stati chiamati dal sindaco, salvano una bella ragazza dai capelli rossi dalle ire degli abitanti istigati al rogo dallo sceriffo. Sono dei mercenari, persone che hanno conosciuto da piccoli le streghe e che ne sanno riconoscere i vari trucchi. La loro è una vita avventurosa, non solo rischiano di essere uccisi dalle malvagie possedute dal demone, ma anche da persone che vorrebbero farsi giustizia da sole. Undici bimbe sono state rapite a pochi giorni dal plenilunio denominato delle dodici lune: ben presto scoprono che le scomparse sono nate tutte in mesi diversi, ora toccherà a che ha visto la luce in aprile. La individuano, ma le streghe sono più veloci di loro. Da questo momento è carneficina pura, con malvagie che si spappolano in mille pezzi e un elfo loro servitore che si allea con Gretel, la difende, forse ne è innamorato. Il regista è stato presentato ai grandi di Hollywood da Will Ferrell che ha poi prodotto anche questo film. Il film è gradevole, ma non memorabile, nonostante il budget di cinquantadue milioni di dollari e mantiene tutte le caratteristiche del b-movie a medio-basso budget con quel tocco naif che non guasta. Hansel e Gretel, traumatizzati dall'abbandono nel bosco da parte dei genitori e da un'esperienza quasi fatale con megera malefica, da grandi divengono ricercatissimi cacciatori di streghe, due adulti col cuore di bimbi pronti a menar le mani, a usare mitra e altre potenti armi di morte. Alla fine dei giochi, mettono su una vera e propria catena industriale di ammazza megere, hanno un fan sfegatato che li aiuta nei momenti più difficili, si uniscono con un elfo dall’aspetto terribile ma dal cuore d’oro: il finale suona come riuscito omaggio al cinema western. Poco appassiona la scoperta della verità sui genitori, lei strega bianca lui innamoratissimo umano, l'intermezzo sentimentale, la morte…esplosiva dei cattivi, il rapporto blandamente incestuoso che esiste tra i fratelli è già detto e già visto. E' meglio il mostruoso look delle streghe, un bosco molto macabro, musiche particolarmente riuscite composte da Hans Zimmer. Il film scivola via veloce con i protagonisti particolarmente ben scelti capaci di creare un rapporto diretto con gli spettatori. I titoli di testa sono bellissimi sia graficamente sia per forza emotiva, la costruzione di varie scene goticheggianti è perfetta. Probabilmente il sequel, già in cantiere, potrebbe essere di migliore qualità. Perfette le interpreti femminili Gemma Arterton e Famke Janssen, bravo anche Jeremy Renner.