Benvenuti a Saint-Tropez è diretto dalla sceneggiatrice e regista Danièle Thompson che ha realizzato film drammatici come Pranzo di Natale (La bûche, 1999), ma soprattutto commedie gradevoli quali Jet Leg (Jet Leg, 2002), Un po' per caso, un po' per desiderio (Fauteuils d'orchestre, 2006) e Change of Plans (Le code a changé, 2009). Questo film non è al livello dei precedenti, è comunque ben costruito e, pur non entusiasmando, riesce a essere gradevole.
Zef, ebreo praticante e solista di musica classica, e Roni, amante della bella vita, sono due fratelli diversi in tutto: indole, professione, scelte sentimentali e di vita. Riescono a dialogare tra loro solo per occuparsi dell’anziano padre affetto dall’Alzheimer e grazie alle rispettive figlie che sono come sorelle. Una coincidenza di eventi complicherà il loro già difficile rapporto con un funerale e un matrimonio lo stesso giorno. Si susseguono incomprensioni e tradimenti che faranno saltare il precario equilibrio di una famiglia poco convenzionale. Ci penseranno i giovani a portare una ventata d’amore e di serenità. Interpretato da Eric Elmosnino di cui ricordiamo Il padre dei miei figli (Le père de mes enfants, 2009) e L’heure d’été (L'heure d'été, 2008) e da Kad Mérad interprete di Giù al Nord (Bienvenue chez les Ch'tis, 2008) e Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (Le petit Nicolas, 2008), il film è un po’ monotono nello sviluppo e presenta molti snodi più che prevedibili. Buona la confezione, discreta la colonna sonora, anonima la regia, un po’ fiacca la sceneggiatura. Tra gli interpreti una svagata Monica Bellucci. Da notare che il film segna la nascita di un nuovo distributore romano, Made in Italy, che al momento ha in catalogo solo questo titolo.