Una buona notizia: il film dura solo 86 minut; una pessima: sembra essere di almeno tre ore. Nonostante alcune scene d’azione – peraltro convenzionali e realizzate senza un minimo di bravura – questo terribile action movie è in realtà una commedia drammatica in cui tutti parlano, forse troppo, senza mai dire nulla di interessante.
Il regista nonché unico sceneggiatore ci conferma che uno è un cattivo, l’altro un buono ma dialoghi e sviluppi visivi difficilmente supportano queste affermazioni. Non basta dire di essere in Afghanistan per farlo credere (tutto è girato in Bulgaria), non è sufficiente fare rischiare l’osso del collo a volenterosi stuntman per creare scene piene di tensione. Nei trailer del film si afferma che i fatti raccontati sono ispirati a eventi realmente accaduti nel 1997, ma poi si parla di personaggi differenti, di situazioni sviluppate in maniera poco simile alla storia vera, di situazioni familiari inventate per l’economia del film da un regista un po’ megalomane, ricco di famiglia ed ex professionista dello snowboarder da lui abbandonato dopo un gravissimo incidente. Con l’incoscienza dei boriosi e un’esperienza legata soprattutto alla sua partecipazione come attore in film mediocri quali l’horror White-Out (2006) e l’action I Know What You Did Last Winter diretti da Emilio Ferrari, l’interprete e qui anche regista non chiede collaborazione con chi potrebbe aiutarlo a capire cosa sia il cinema. Questa non è la sua opera prima, aveva già diretto altri pessimi film quali Kush (2007), 1 Out of 7 (2011) e Pretty Perfect (2014) che non hanno avuto distribuzione nemmeno negli Stati Uniti. Per riuscire a fare vedere il suo lavoro al pubblico, ha messo sotto contratto alcuni attori più o meno noti, vendendo 211 in Filippine, Indonesia, Taiwan, Israele e Italia. Negli Usa ne era stata annunciata l’uscita a inizio di giugno. Protagonista assoluto è Nicholas Cage che continua a volere fare dimenticare di essere stato un accettabile attore interpretando ogni anno 5/6 film in cui sembra volere provare qualsiasi ruolo sfidando spesso il ridicolo. La sua difesa è essere sé stesso sempre, che interpreti un poliziotto o un impiegato: alle volte sembra di non sapere nemmeno a quale personaggio stia dando vita. Qui al suo fianco c’è Weston Cage, suo figlio ventottenne dalla vita agitata che lavora soprattutto in prodotti in cui c’è la presenza del padre. Ispirato a uno dei più lunghi e sanguinosi eventi della storia della polizia, ne distorce la credibilità. Mike è un buon poliziotto e assieme al suo compagno nonché genero, come tutti giorni iniziano un giro di pattuglia per le strade della città. Quel giorno viene affidato loro ragazzino di 15 anni a cui il tribunale impone una giornata con la Polizia quale lezione dopo una rissa. I due e il loro passeggero sono impreparati quando si trovano al centro di una rapina in una banca, per mano di un’addestrata squadra di uomini senza paura e armati fino ai denti. Mike è in crisi per la morte della moglie ed è vicino alla pensione, ma quella occasione lo fa rinascere riuscendo a negoziare brillantemente la resa dei cattivi.