John Carpenter come produttore esecutivo fa ben sperare per questo ennesimo film che dovrebbe rinverdire il successo del suo testo cult realizzato nel 1978 (in italiano, era stato distribuito come Halloween - La notte delle streghe).
Difficile dimenticare i vari sequel e i due reboot firmati da Rob Zombie, tutti film che poco hanno omaggiato il grande settantenne newyorkese. Il lavoro fatto dal regista e co-sceneggiatore David Gordon Green è rispettoso dell’autore dell’originale anche se utilizza una chiave di lettura differente. Il film riesce a raccontare un secondo capitolo della vicenda più che credibile. A 40 anni dal primo, si torna a parlare dell’eccidio di Halloween, della ragazza che si era salvata, Laurie. Interpretata sempre da Jamie Lee Curtis, ora è nonna ma sempre più intenzionata a farsi giustizia e ad uccidere chi le aveva procurato tanto dolore. È femminista e donna forte e coraggiosa, ama i suoi cari, odia il carnefice dei suoi amici. Si è rinchiusa in casa, ha costretto a fare lo stesso la figlia e la nipote. Il suo unico sogno è che l’assassino fugga dal manicomio criminale e lei lo possa finalmente uccidere. Il regista fa intendere che tra Laurie e Michael Myers (anche lui interpretato dallo stesso attore di allora: Nick Castle) ci sia un rapporto di amore e odio, di attrazione e allontanamento. Così facendo, porta sullo schermo una vicenda in cui l’horror è uno degli ingredienti, non necessariamente il più importante. Quindi, pur offrendo scene che sicuramente piaceranno agli appassionati del genere, si sofferma sulla psicologia dei vari personaggi puntando, ovviamente, sui protagonisti. La storia si stacca da molto cinema della paura che fino ad ora abbiamo visto. Qui ad essere uccisi non sono soltanto ragazzini urlanti tanto stupidi e petulanti che meritano la morte, ma anche uno psicanalista che ha fallito il lavoro assorbendo le problematiche del suo paziente nonché due giornalisti inglesi abituati a fare audience sulle disgrazie altrui. Il risultato finale è più che buono, anche perché il film è costato solo 10 milioni di dollari e continua ad essere campione di incassi in tutto il mondo: i produttori si sono affidati a un regista poco noto, a due attori non più sulla cresta dell’onda e hanno dimostrato di essere stati bravi a capire le loro potenzialità. Laurie Strode, nonna grintosissima e assetata di vendetta, arriva al confronto finale con Michael Myers, figura mascherata che la perseguita fin da quando si salvò a malapena dalla sua furia omicida durante la notte di Halloween di quattro decenni prima. Durante un trasferimento l’uomo fugge, raggiunge la donna che gli era già sfuggita 40 anni prima.