Cosa c’entra un regista specializzato negli horror e che ha diretto la rieduzione de Il giustiziere della notte (Death Wish, 2018), il poco riuscito Knock Knock (2015) non distribuito in Italia, The Green Inferno (2013), interpretati dalla moglie cilena Lorenza Izzo. o Hostel: Part II (2007) con un film pensato per gli under 10?
Perché, nonostante sia un prodotto della Amblin di Steven Spielberg, l’esigenza di saper creare paura è legata alla trasposizione di un romanzo che di questo genere è parte essenziale. Eli Roth approda al fantasy formato famiglia dando il meglio nelle scene di paura, e si comporta da bravo artigiano nello sviluppo di quelle più convenzionali di una particolare famiglia che si unisce per combattere il Male. Lo fa con diligenza ma non certo con entusiasmo, da buon artigiano ma non da autore ed utilizza due splendidi interpreti senza mai proporre chiavi di lettura interessanti o scene che possano rimanere nella memoria. L’australiana Cate Blanchett è come sempre brava e ogni volta che entra nell’inquadratura catalizza l’interesse. Jack Black propone stereotipi dei suoi personaggi di maggior successo e mai tenta di superare la formale povertà della sceneggiatura. Eppure, il romanzo per ragazzi di John Bellairs – scrittore specializzato in libri per adolescenti - è davvero bello e meritava migliore sorte, ricco come era di emozioni. Ambientato nel 1948 era uno spaccato della provincia americana diffidente, un percorso emotivo, un romanzo di formazione particolarmente ben riuscito, un bell’esempio di racconto pulito e magicamente da paura da cui usciva rafforzato il principio che l’unione fa la forza. Il film racconta l’avventura magica e misteriosa di un ragazzino di 10 anni che si trasferisce nella casa vecchia e scricchiolante dell’eccentrico zio dopo che ha perso entrambi i genitori. In questa strana dimora si nasconde un mondo segreto ricco di magie, misteri, streghe e stregoni che avrà una sua logica quando si scoprirà che lo zio e la sua migliore amica sono due potenti maghi. Prima dell’uomo, nella casa viveva un temibilissimo (e cattivo) mago che aveva inserito nella dimora un orologio che potrebbe essere letale. Lo coinvolgeranno in una missione segreta per scoprire l’origine e il significato del ticchettio del segnatempo. Per questo, risveglierà dalla tomba il malefico Isaac Izard scatenando una battaglia con in palio il destino del mondo reale.