Questo film è l’esempio di come si possa sbagliare in maniera completa e, alla fine, riuscire a creare un’incredibile macchina da denaro a cui nessuno sa dire di no, aumentando in maniera esponenziale gli incassi ed un certo disappunto da parte di quelli che riescono a superare il livello epidermico e cercano – invano – contenuti interessanti, quantomeno qualche riferimento alla vita di Freddie Mercury e/o dell’avventura dei Queen, un fenomeno che è rimasto nella storia del costume ma anche dello spettacolo. Bohemian Rhapsody era un singolo tratto dall’album A Night at the Opera, il quarto realizzato dal gruppo britannico: sicuramente uno dei brani che hanno maggiormente caratterizzato un complesso di indubbio valore artistico ma che deve parte del suo successo alla capacità di costruire attorno a loro un mito.
Chi si attende di rivivere o di conoscere le gesta di questi artisti maledetti sarà sicuramente deluso perché la 20th Century Fox ha cercato di creare un musical e nulla più, un prodotto adatto per le famiglie in cui nulla si dice per davvero dei Queens. Oltretutto, l’asfissiante controllo sopra ogni cosa scritta, suonata e realizzata in immagine da parte dei restanti membri (Brian May, Roger Taylor e John Deacon), coproduttori ma anche proprietari dei diritti delle canzoni che non a caso vengono presentate nell’edizione originale, ha castrato anche i realizzatori. Nell'ansia di garantire un prodotto per famiglie privo di contenuti diseducativi’, si è creato un ennesimo Saranno Famosi in cui si passa il tempo (in questo caso, oltre due ore) in compagnia di buone musiche, di ottime immagini ma non di un film, di un biopic come era stato tanto reclamizzato. Era stato annunciato nel 2010 con Sacha Baron Cohen nei panni di Freddie Mercury. Dopo che questi ha abbandonato il progetto nel 2013 in seguito a divergenze creative con i produttori, il film è rimasto fermo per diversi anni prima che si scegliesse quale sostituto l’attore egiziano Rami Malek (novembre 2016). La lavorazione iniziò a Londra nel settembre 2017 con Bryan Singer quale regista. Nel dicembre 2017, anche lui è stato licenziato e Dexter Fletcher è stato assunto per completare il film. Bryan Singer, grazie all’intervento della Directors Guild of America, è rimasto accreditato quale unico regista, mentre Fletcher è stato considerato produttore esecutivo. Le riprese si sono concluse a gennaio 2018. Dopo, svariati montaggi e liti a livello legale, a fine ottobre è uscito in Gran Bretagna e negli Usa. Nonostante questi problemi, il film fino ad ora ha incassato più di 500 milioni di dollari. 8 anni di liti e tensioni ma che ha dato vita a un’opera bruttina ma che incassa, e incassa tanto. È la storia Farrokh Bulsara, futuro Freddie Mercury, che vive in una triste e povera periferia sognando un futuro di successo. Contrastato dal padre, che lo vorrebbe fedele alle tradizioni parsi, vive soprattutto per la musica che scrive nelle pause del lavoro. Dopo aver convinto Brian May e Roger Taylor a ingaggiarlo come vocalist, si uniscono a loro John Deacon e diventando i Queen. Il complesso trova la gloria grazie a Freddie Mercury, indomabile e maledetto, l'ultimo grande del rock and roll.