Due anni or sono ha suscitato scalpore il successo di un film americano a budget ridotto, orrori truculenti e interpreti semisconosciuti che riuscì ad ottenere incassi considerevoli. S’intitolava Saw L’enigmista e portava la firma di Fame Can, un trentanovenne d’origine malese, ma attivo a Hollywood, che ci riprova, in veste di produttore esecutivo, con questo Saw 2 – La soluzione dell’enigma. La regia passa nelle mani di Darren Lynn Bousman, un coetaneo americano con la stessa passione dell’horror e del fantastico. Identica la situazione basata su un gruppo di persone chiuse in un edificio fatiscente senza sapere perché, che, per liberarsi, devono risolvere una serie d’enigmi ed evitare altrettante trappole mortali. Secondo una regola ferrea dai sequel horrorifici, crescono esponenzialmente sia i morti ammazzati, sia la quantità di sangue, sia la complessità dei marchingegni letali.
Un sovrappiù che non serve a compensare la noia per il già visto e il fastidio per un senso di furba, rapida ricerca di un nuovo successo con poco sforzo. Il film è approssimato nella confezione - è stato realizzato in soli 25 giorni - e presenta un finale gettato lì senza nessuna logica, tanto per chiudere il discorso in qualche modo e lasciare aperta la possibilità di un nuovo episodio. Brutto e da evitare con cura.
valutazione: 1 2 3 4 5
Regia: Darren Lynn Bousman; sceneggiatura: Darren Lynn Bousman, Leigh Whannell; interpreti: Donnie Wahlberg, Shawnee Smith, Tobin Bell, Franky G, Glenn Plummer, Dina Meyer, Emmanuelle Vaugier; produttori: Peter Block, Mark Burg, Jason Constantine, Daniel J. Heffner, Gregg Hoffman, Oren Koules, Stacey Testro, James Wan, Leigh Whannell; musica: Charlie Clouser, fotografia: David A. Armstrong; montaggio: Kevin Greutert; ricerca attori: Stephanie Gorin, Amy Lippens; scenografia: David Hackl; direzione artistica: Michele Brady; costumi: Alex Kavanagh; società produttrici: Twisted Pictures; nazionalità: USA; anno di produzione : 2005; durata: 93 min.